Con sincerità di fede e semplicità di cuore offriamo agli ospiti ciò che abbiamo: la partecipazione alla preghiera comunitaria, la mensa comune, il silenzio e la pace del luogo solitario, la possibilità di un incontro personale con Dio, per Cristo, nell’ascolto umile e fedele dello Spirito.

Gli ospiti possono partecipare a tutta l’Ufficiatura corale dei monaci (cfr. gli orari della preghiera nell’apposita sezione del sito), ma sono pregati di tenere un tono basso di voce, per non disturbare la consueta andatura.
Il suono della campana scandisce i diversi momenti della giornata e si raccomanda agli ospiti la massima puntualità sia per la Liturgia che per la mensa.
Il silenzio esteriore, valido mezzo per giungere a quello dello spirito, è uno dei valori che è possibile trovare in abbazia e, senza assolutizzarlo, è considerato tale e come tale vissuto dai monaci.

La permanenza all’abbazia non deve superare, possibilmente, i 6/7 giorni, dato il numero elevato delle richieste e la scarsa capienza della foresteria che dispone di non più di 15 posti.

Si raccomanda vivamente a tutti e sempre di inoltrare tempestivamente la richiesta di ospitalità. I monaci, pur non dovendo e non potendo sottrarsi ai loro impegni, sono aperti al rapporto fraterno e al dialogo.
L’accoglienza è praticata durante tutto l’anno e si chiede solo un contributo volontario secondo la misura delle proprie possibilità.

Accoglienza gruppi Scout

L’accoglienza è possibile per uscite, campi estivi, campi Bibbia, campi di lavoro, giornate di deserto e di servizio. In uno spazio riservato si offre un salone per incontri, un dormitorio con doccia e l’uso della cucina. Contattare la comunità per concordare la disponibilità e i modi della sosta.

Tel. 0884561047 – E-mail: info@abbaziadipulsano.org

Campi di lavoro

La comunità monastica condivide sempre con quanti frequentano l’abbazia, singoli o gruppi, sia il proprio servizio che gli spazi o gli ambienti. Per il mantenimento si affida alla misericordia divina, al proprio lavoro e alla generosità degli uomini attraverso liberi contributi. La proposta di campi di lavoro è pensata allora non solo per il recupero di un patrimonio storico ed artistico ma per radicare il monastero e il dono monastico nella sensibilità civile e ecclesiale. Vivere giornate ritmate dalla preghiera e dal lavoro gomito a gomito, nel confronto e nella discussione coi monaci vuole primariamente educare alla vita comune e al servizio sociale. Portare con sè: Bibbia, lenzuola o sacco a pelo, asciugamani e indumenti da lavoro (scarponi e guanti). E’ prevista la sistemazione in camere singole, doppie, camerate, tende proprie e camper.