Letture Patristiche ASSUNZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

  Lc 1, 39-56; Ap 11,19a; 12,1-6a.10ab; Sal 44; 1 Cor 15,20-27a

 

 

  1. La morte della Vergine e la sua Assunzione

 

Mentre medito e molto spesso ritorno in spirito sull’Assunzione della Madre di Dio, un problema mi si presenta, degno di esame, utile da risolvere e che vi apparirà dolcissimo una volta comunicatovi. Ci si chiede in effetti perché, in occasione dell’Ascensione del Signore, sua Madre, che lo circondava di indicibile affetto, non lo abbia subito seguito. Nessuna ombra di peccato l`aveva oppressa, nessuna macchia aveva insozzato la sua vita; la sua carità la rendeva più ardente di un braciere, la sua castità più brillante della luce, il suo parto virginale inaudito più splendente degli stessi abitanti dei cieli: sembra quindi sbalorditivo che essa non sia stata subito condotta in cielo insieme al Figlio.

Senza dubbio, Enoch camminò con Dio nella purezza del cuore, e non lo si vide più perché Dio lo rapì. Del pari, è scritto che Elia, infiammato dal bruciante zelo della carità, fu rapito su un carro di fuoco trainato da cavalli di fuoco. Mentre lei, che superava Enoch per la purezza del cuore, ed era più grande di Elia nel privilegio dell’amore, perché mai non è stata portata in cielo immediatamente insieme a colui che ella aveva partorito? Essa era infatti piena di grazia e benedetta tra tutte le donne. Essa sola ha meritato di concepire il Dio vero da Dio vero. Vergine, essa lo ha messo al mondo; vergine, lo ha allattato, stringendolo al suo seno, e lo ha nutrito in tutto con la devota premura di una serva. Infine, essa ha sofferto nello spirito più che nella carne con lui morente, ed è rivissuta in spirito con lui quando è risorto.

Perché allora non ascende con lui quando egli ascende? Certo, la sua carne santissima, che fu incinta per opera dello Spirito Santo, che si gonfiò del germe del gran Re, nella quale Dio si è fatto uomo, il Verbo si è fatto carne, e in cui, per la mediazione di Cristo, la pienezza della divinità abitò corporalmente (cf. Col 2,9), avrebbe dovuto, così sembrerebbe, essere introdotta in cielo fin dal momento in cui vi salì il Signore. Perché allora questo ingresso venne ritardato almeno per breve tempo ed essa restò separata da suo Figlio? Perché il suo desiderio sì santo, ardente più del fuoco, non fu subito appagato?

Si è che questo intervallo non fu di lieve consolazione per i discepoli di Cristo. L`intervallo non tolse nulla alla madre, mentre…

(Amedeo di Losanna, Hom. 7 in Assumpt.)