Letture patristiche della Domenica «delle Palme e della Passione del Signore», Anno B

Marco 14,1; 15,47; Isaia 50,4-7; Sal 21; Filippesi 2,6-11

 

Evangelo della processione: Mc 11,1-11

 

 

 

 

 

 

  1. Ecco il Re giusto

«Ecco, un re regnerà secondo giustizia e i principi governeranno secondo il diritto» (Is 32,1). L’Unigenito Verbo di Dio era il Re universale insieme a Dio Padre e, venendo, sottomise ogni creatura visibile e invisibile. E benché l’uomo terrestre, allontanandosi e svincolandosi dal suo regno, avesse tenuto in sì poco conto i suoi comandi da lasciarsi irretire dalla mano dominatrice del diavolo coi lacci del peccato, egli, amministratore ed elargitore di ogni giustizia, lo sottomise nuovamente al suo giogo. Rette infatti sono tutte le sue vie.

Diciamo vie di Cristo i detti evangelici, per mezzo dei quali tendiamo a ogni virtù e, ornando il nostro capo con le insegne della pietà, giungiamo al premio della superna vocazione. Davvero rette queste vie, nulla di fallace e perverso è in esse: sono diritte e lineari. È scritto infatti: Il sentiero del giusto è diritto, e piano il suo cammino (cfr. Is 26,7).

In realtà, la via della legge è dura, perché passa per molti simboli e figure, e di una intollerabile difficoltà. Al contrario, la via dei precetti evangelici è agevole e non presenta nulla di aspro o di scabroso.

Rette sono dunque le vie di Cristo, che edificò la santa città, la Chiesa, nella quale egli stesso dimorargli infatti abita nei santi, e noi siamo divenuti tempio de! Dio vivente, possedendo in noi stessi Cristo, per mezzo dello Spirito Santo. Il Signore ha fondato la Chiesa, ed egli stesso è il fondamento sul quale anche noi, come pietre pregiate e preziose, veniamo edificati in tempio santo, dimora di Dio, per mezzo dello Spirito (cfr. Ef 2,20-22).

Salda è pertanto la Chiesa, che ha Cristo quale fondamento, e inamovibile è la sua base. Dice infatti la Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chi crede in essa non resterà confuso» (1 Pt 2,6). Egli, avendo fondato la Chiesa,…

(Dal «Commento sul profeta Isaia» di san Cirillo di Alessandria, vescovo)

 

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