Letture patristiche della Domenica «di S. Tommaso», II di Pasqua B

 Gv 20,19-31; At 4,32-35; Sal 117; 1 Gv 5,1-6

 

Incredulità di Tommaso.

La lettura odierna del santo Evangelo ha parlato ancora una volta della manifestazione del Signore ai suoi fedeli, gli Apostoli di Cristo, lo mostra mentre convince il discepolo incredulo. Uno dei dodici discepoli infatti, l’apostolo Tommaso, non aveva accordato fiducia non solo alle donne, ma neppure agli uomini che avevano annunziato la risurrezione di Cristo Signore. E tuttavia egli era un Apostolo che sarebbe stato mandato a predicare il Vangelo. Quando in seguito cominciò a predicare Cristo, come poteva pretendere che a lui si credesse su ciò che egli stesso non aveva creduto? Credo che arrossisse di sé quando esortava gli increduli. Gli avevano detto i suoi compagni, quelli che erano Apostoli insieme con lui: Abbiamo visto il Signore. Ed egli aveva risposto: Se non avrò messo le mie mani sul suo costato e il dito nelle piaghe dei chiodi, non crederò. Toccare voleva, a garanzia della sua fede. Ma se il Signore era venuto per essere toccato, come mai disse alla Maddalena, in quel brano che possiamo leggere poco sopra: Non mi toccare, perché non sono ancora salito al Padre? A quella donna che credeva in lui disse: Non mi toccare; all’uomo che non credeva dice: “Tocca”. Maria era infatti corsa al sepolcro e sulle prime aveva creduto che il Signore, che le stava lì davanti, fosse l’ortolano, e aveva detto: Signore, se lo hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto ed io andrò a prenderlo. Il Signore come risposta pronunciò il suo nome: Maria. E subito ella riconobbe la voce del Signore nel suono del suo nome. Egli la chiamò ed essa lo riconobbe. La rese felice con quel richiamo perché così si fece riconoscere. Subito dunque, come udì il suo nome da quella voce autorevole e con l’inflessione abituale, anch’essa rispose come era solita: Maestro 4. Dunque Maria aveva creduto. Eppure il Signore le disse: Non mi toccare; non sono ancora salito al Padre

(Sant’Agostino, Discorso 375/C)

 

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