Letture patristiche DOMENICA «DELLO SPIRITO E DEL FUOCO», III di Avvento C

Luca 3,10-18; Sofonia 3,14-18a; Cant. Is 12; Filippesi 4,4-7

 

  1. I beni temporali possono avere il merito d`un carisma spirituale

Rispose loro: “Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha; e chi ha del cibo faccia altrettanto” (Lc 3,11). Per il fatto che la tunica ci è più necessaria del mantello dobbiamo dire che per produrre un frutto degno di penitenza non basta dividere con i poveri soltanto cose esterne e non necessarie, ma anche quelle cose che son molto necessarie, come il cibo, che ci serve a vivere, e la tunica che ci riveste. Poiché infatti, nella Legge sta scritto: “Amerai ii tuo prossimo come te stesso” (Lv 19,18), si capisce che non ama abbastanza il suo prossimo colui che, nel bisogno, non divide con lui anche le cose necessarie. Quanto alla divisione delle tuniche, si parla di due, perché, se ne hai una sola e la dividi in due, finisci per restar nudo tu e colui che riceve l`altra metà. Bisogna sottolineare tuttavia quanto grande sia il valore delle opere di misericordia, se queste sono le prime comandate per produrre frutti degni di penitenza. E la Verità stessa dice: “Fate elemosina, e tutto è puro per voi” (Lc 11,41). E ancora: “Date e vi sarà dato” (Lc 6,38). Perciò è stato scritto: “L`acqua spegne il fuoco ardente e l`elemosina resiste ai peccati” (Sir 3,29). E di nuovo: “Nascondi l`elemosina nel seno del povero e questa intercederà per te” (Sir 29,15)… Per mostrare poi quanta virtù ci sia nell`accogliere i poveri, il nostro Redentore dice: “Chi riceve un profeta, perché profeta, riceverà la mercede del profeta e chi accoglie un giusto, perché giusto, riceverà la mercede del giusto” (Mt 10,41). In queste parole bisogna osservare che…

       (Gregorio Magno, Hom., 20, 11)

 

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