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Ritorno alla casa del Padre di Mons. Michele Russo

UFFICIO PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI DELL’ARCIDIOCESI
DI MANFREDONIA-VIESTE-S.GIOVANNI ROTONDO

Lutto nell’episcopato, si è spento mons. Michele Russo, vescovo emerito di Doba (Ciad).

Mons. Michele RUSSO m.c.c.i., (Missionarii Comboniani Cordis Iesu), religioso comboniano, vescovo emerito di Doba (Ciad) si è spento serenamente questa notte a Milano presso la casa comboniana ‘Centro per confratelli ammalati e anziani’ in Largo Missionari Comboniani.

Nato a S. Giovanni Rotondo il 30 gennaio 1945, ordinato sacerdote il 18 marzo 1970 e consacrato vescovo il 21 maggio 1989, mons. Russo è stato in Africa per 35 anni, 12 dei quali come missionario e 23 come vescovo di Doba, lavorando strenuamente per il consolidamento e la diffusione della Chiesa in Ciad.

Chiesa che ha amato e servito profondamente tanto da poter dire “… l’Africa mi ha cambiato e formato. Sono divenuto reattivo e sensibile per dire e gridare forte la Verità affinché il mondo ascolti la voce dell’Africa che è terra mia, sempre più sfruttata, dove vive 1 miliardo di persone, dove non vi sono vecchi perché si muore a 40 anni… la Chiesa non può più far silenzio ad ogni livello. Oggi, è il momento di parlare. Il problema dell’Africa è l’Africa, e dunque bisogna vedere cosa fare per organizzarsi, cosa fare per sviluppare l’Africa perché non bisogna più giocare con l’Africa. Ora, è il momento di far sviluppare l’Africa ove la Chiesa oggi fa di tutto. Ci siamo posti noi vescovi anche una domanda di pazzia: ritirarci! ma è assurdo e contrario al Vangelo. Se il mondo è sordo alle istanze dell’Africa, la Chiesa non può esserlo. L’Africa rimane un serbatoio ricchissimo per il mondo, ma le hanno spezzato le gambe per correre e per crescere. Le sue straordinarie potenzialità sono soffocate per il mancato sviluppo e la crescita zero” (intervista fatta da Voci e Volti dell’ottobre 2011).

Le esequie di mons. Michele Russo saranno celebrate nel pomeriggio di martedì 2 aprile nella chiesa parrocchiale S. Giuseppe artigiano di S. Giovanni Rotondo. Ricordandolo con affetto, stima e ammirazione lo affidiamo all’amore misericordioso del Signore Risorto.

 

Manfredonia, 30 marzo 2019

dr. Alberto Cavallini
Direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali