Lectio divina della Domenica di PENTECOSTE, A

Gv 20,19-23; At 2,1-11; Sal 103; 1 Cor 12,3b-7.12-13 (leggi 12,1-13)

 

 

In questa solennità di Pentecoste, la prima lettura (Atti) e l’Evangelo di Giovanni, pur narrando lo stesso evento con procedimenti letterari e prospettiva teologica diversi, presentano la nuova realtà della Chiesa, frutto della risurrezione e del dono dello Spirito. La novità della Pentecoste cristiana è proprio nell’Alleanza nuova e definitiva fondata non più su una legge scritta su tavole di pietra (cf la Pentecoste del Sinai in Es 19,3-20; 31,18), ma sull’azione dello Spirito di Dio. A Gerusalemme, gli apostoli sono «tutti insieme nel medesimo luogo» (At 2,1); nella casa in cui sono riuniti si manifestano gli stessi fenomeni del Sinai (vv. 2-3); Dio dà lo Spirito della nuova Alleanza (v. 4). Si comprende come «senza lo Spirito Santo, Dio è lontano, il Cristo resta nel passato, il vangelo una lettera morta, la Chiesa una semplice organizzazione, l’autorità un potere, la missione una propaganda, il culto un arcaismo, e l’agire morale un agire da schiavi. Ma nello Spirito Santo il cosmo è nobilitato per la generazione del Regno, il Cristo risorto si fa presente, il vangelo si fa potenza e vita, la Chiesa realizza la comunione trinitaria, l’autorità si trasforma in servizio, la liturgia è memoriale e anticipazione, l’agire umano viene deificato» (Atenagora I, arcivescovo ortodosso greco, patriarca ecumenico di Costantinopoli dal 1948 al 1972).

Come gli apostoli, i martiri e tutti i cristiani che hanno ascoltato fino in fondo la voce dello Spirito di Cristo diventano testimoni di ciò che hanno visto, di ciò che è stato trasmesso e che hanno verificato nella loro esistenza, ogni comunità è chiamata sempre a collaborare con lo Spirito per rinnovare il mondo attraverso l’annuncio e la testimonianza della salvezza, nell’attività quotidiana come nelle vocazioni straordinarie. Per questo la Chiesa si struttura e prende forma attraverso doni, compiti, servizi che hanno tutti l’unica sorgente nello Spirito dei Padre e del Figlio. Tutto poi è fatto convergere dal medesimo Spirito all’«utilità comune» (cf seconda lettura: 1 Cor 12). In tal modo la pienezza e la ricca vitalità dello Spirito si manifesta attraverso…

 

 

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