Giovanni 21,1-19; Atti 5,27b-32.40b-41 (leggere 5,27-42); Salmo 29; Apocalisse 5,11-1
Antifona d’Ingresso Sal 65,1-2
Acclamate al Signore da tutta la terra,
cantate un inno al suo nome,
rendetegli gloria, elevate la lode. Alleluia.
Nell’antifona d’ingresso, dal Sal 65, lb-2 AGC, l’Orante vuole cantare al Signore per tutti i benefici di cui fu gratificato. Nella versione ispirata, che è quella greca, seguita dalla Volgata, il titolo di questo Salmo è molto singolare: «canto del Salmo di resurrezione» (v. la). Di fatto il poema parla delle prove di morte subite, e insieme dell’intervento onnipotente del Signore, che libera e dona la sua pace ai suoi fedeli. L’applicazione alla Resurrezione è conseguente. Perciò l’Orante, nel tempo della salvezza, tempo benedetto, con un imperativo innico investe la terra intera affinché “giubili” festosamente in Dio (v. lb; anche Sal 80,2; 94,1; 97,4; 99,1). La Redenzione è avvenuta (Is 44,23).
Ma la terra intera, ossia tutte le nazioni, sono chiamate con un altro imperativo innico alle parole d’esultanza e d’adorazione dovute al Signore Vivente…