Letture patristiche della Domenica «DELLA CENA DELLE NOZZE», XXVIII Tempo Ordinario A

Mt 22,1-14; Is 25,6-10a; Sal 22; Fil 4,12-14.19-20

 

DISCORSO 90

di Sant’Agostino, vescovo

 

 

 

SULLE PAROLE DELL’EVANGELO DI MT 22, 1-14 SULLE NOZZE DEL FIGLIO DEL RE.

CONTRO I DONATISTI, SULLA CARITÀ

 

 

Il banchetto del Signore sulla terra e in cielo.

  1. 1. Tutti i fedeli conoscono le nozze del figlio del re e il banchetto apprestato da lui; la tavola del Signore è preparata per tutti coloro che vogliano prendervi parte. È però importante sapere chi vi si accosta, dato che non gli viene proibito d’accostarvisi. Le Sacre Scritture infatti c’insegnano ch’esistono due banchetti del Signore: l’uno è quello al quale partecipano i buoni e i cattivi, l’altro è quello dal quale sono esclusi i cattivi. Ecco perché il banchetto del Signore, di cui abbiamo sentito parlare durante la lettura del Vangelo, comprende precisamente buoni e cattivi. Tutti coloro che si scusarono dal partecipare a quel banchetto sono i cattivi; ma non tutti quelli che vi presero parte sono i buoni. Mi rivolgo dunque a voi che siete buoni e state a tavola in questo banchetto, a tutti voi che riflettete a ciò ch’è detto: Chi mangia il corpo del Signore e beve il suo sangue in modo indegno, mangia e beve la propria condanna1. Ammonisco tutti voi che siete buoni a non cercare i buoni fuori di questo banchetto e a tollerare i cattivi che sono dentro.

 

Tutti i giusti in questa vita sono buoni e cattivi.

  1. 2. Non dubito che la Carità vostra desidera sentire chi sono questi tali cui ho accennato esortandovi a non cercare i buoni al di fuori e a tollerare i cattivi che sono dentro. Se dentro sono tutti cattivi, a chi ho rivolto l’esortazione? Se invece dentro sono tutti buoni, chi ho ammonito di tollerare i cattivi? Prima dunque risolviamo una tale questione come possiamo con l’aiuto del Signore. Se si esamina sotto ogni aspetto e con chiarezza che cosa è buono, non è buono nessuno tranne Dio. Eccoti il Signore che in modo chiarissimo afferma: Perché mi rivolgi una domanda su ciò ch’è buono? Nessuno è buono all’infuori di Dio2. Come mai dunque in quel banchetto nuziale vi sono buoni e cattivi se nessuno è buono all’infuori di Dio? Dovete anzitutto sapere che in un certo senso noi siamo tutti cattivi. In un certo qual modo assolutamente tutti noi siamo cattivi; ma in un altro certo qual modo non tutti siamo buoni. Ci possiamo forse paragonare agli Apostoli?Eppure il Signore in persona dice loro: Se dunque voi, pur essendo cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli 3. Se consideriamo le Scritture, tra i dodici Apostoli uno solo era cattivo, a causa del quale in un passo il Signore dice: Anche voi siete puri, ma non tutti 4. Rivolgendo tuttavia la parola a tutti in generale disse: Se voi pur essendo cattivi. Udirono questa frase Pietro, Giovanni, Andrea e tutti gli altri undici Apostoli. Che cosa udirono?…