Mc 1,14-20; Giona 3,1-5.10; Sal 24; 1 Cor 7,29-31
- Il tempo del pentimento
“Ma dopo che Giovanni fu imprigionato, Gesù venne nella Galilea predicando il Vangelo del regno di Dio…” (Mc 1,13), con quel che segue. «Giustamente egli comincia a predicare dopo che Giovanni è stato imprigionato; tramontata la legge, di conseguenza sorge il Vangelo. E il Salvatore, predicando le stesse cose che Giovanni Battista aveva predicato in precedenza, mostra di essere il Figlio dello stesso Dio di cui Giovanni è il profeta». Ma non si pensi che Giovanni sia stato gettato in carcere subito dopo la fine della tentazione, durata quaranta giorni, e il digiuno del Signore; chiunque legge il Vangelo di Giovanni troverà che il Signore ha insegnato molte cose e compiuto molti miracoli prima della prigionia di Giovanni. Troviamo nello stesso Vangelo: “Gesù dette così inizio ai suoi miracoli a Cana di Galilea” (Gv 2,11), e aggiunge: “Giovanni non era stato ancora imprigionato” (Gv 3,24). Ma «alcuni sostengono che Giovanni, dopo aver letto i libri di Matteo, di Marco e di Luca, avrebbe approvato tutta quanta la trama storica dei fatti e avrebbe riconosciuto che essi avevano detto il vero, ma che avevano tracciato soltanto la storia dell`anno in cui il Signore subì la passione dopo la prigionia di Giovanni. Per questo, tralasciando i fatti di quell`anno che erano stati oggetto dell`esposizione dei tre evangelisti, ha raccontato le vicende accadute prima che Giovanni fosse stato imprigionato, come si può constatare chiaramente leggendo attentamente i quattro Vangeli. Questo fatto toglie di mezzo…
(Beda il Venerabile, In Evang. Marc., 1, 1, 14-15)