Lectio divina DOMENICA «DEI SERVI INUTILI», XXVII del Tempo per l’Anno C

Luca 17,5-10; Abacuc 1,2-3; 2,2-4; Salmo 94; 2 Timoteo 1,6-8.13-14

 

Per i cristiani è più che mai attuale l’invocazione dei discepoli: «Signore, aumenta la nostra fede». Il cristianesimo è fede. Questa è la sua caratteristica specifica. Noi diamo troppo alla leggera per presupposto che religione e fede siano sempre la stessa identica cosa. Ciò in realtà risulta vero solo in maniera limitata. Nella religione può addirittura mancare completamente l’atto di fede senza che per questo venga meno la religione stessa. Siccome essa è essenzialmente un sistema di riti, ai suoi occhi l’elemento determinante è rappresentato dalla minuziosa osservanza delle cerimonie.

La fede cristiana non consiste tanto in un’adesione intellettuale ad una serie di verità astratte, ma è l’adesione incondizionata ad una persona, a Dio che ci propone il suo amore in Cristo morto e risorto. Per questo la fede è obbedienza a Dio, comunione con lui, vittoria sulla solitudine.

La fede è un dono di Dio, ma un dono che aspetta la nostra libera risposta, che vuole diventare l’anima della nostra vita quotidiana e della comunità cristiana.

La fede cristiana è anche una conoscenza nuova, un modo di leggere la realtà con gli occhi di Cristo. «La fede è virtù, atteggiamento abituale dell’anima, inclinazione permanente a giudicare e ad agire secondo il pensiero di Cristo con spontaneità e vigore» (RdC 52).

Il cristiano animato dalla fede trova in essa la critica permanente ad ogni ideologia e la liberazione da ogni idolo. «Questa è la vittoria che ha sconfitto il mondo, la nostra fede» (1 Gv 5,4). Oggi il cristiano vive in un mondo secolarizzato da cui Dio è assente; un mondo che vive e si organizza senza di lui. Ma è proprio in questo mondo che il cristiano…

 

 

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