Letture Patristiche Domenica «DELL’APPARIZIONE NEL CENACOLO», III di Pasqua B

Lc 24,35-48; At 3,13-15.17-19; Sal 4; 1 Gv 2,l-5a

 

 

 

Cristo risorto apparve con il corpo.

1. 1. Come avete sentito, il Signore dopo la sua risurrezione apparve ai suoi discepoli e li salutò dicendo: La pace sia con voi 1. Ecco, la pace è il saluto della salvezza, poiché lo stesso termine “salute” prende il nome dalla salvezza. Che c’è dunque di meglio del fatto che la stessa Salvezza saluti l’uomo? La nostra salvezza infatti è Cristo. Proprio lui è la nostra salvezza, lui che fu per noi coperto di ferite, inchiodato sul legno della croce e poi, deposto dal legno, fu posto nel sepolcro. Dal sepolcro però risorse con le ferite risanate, ma conservando le cicatrici. Giudicò infatti fosse utile per i suoi discepoli che fossero conservate le sue cicatrici, perché venissero guarite con esse le ferite del loro cuore. Quali ferite? Le ferite dell’incredulità. Poiché egli apparve ai loro occhi mostrando la sua carne reale, ma essi credettero di vedere uno spirito. Questa è una ferita non leggera del cuore, poiché coloro che conservarono questa ferita diedero origine a una eresia funesta. Non crederemo dunque che i discepoli furono feriti per il fatto che furono guariti presto? La Carità vostra rifletta:..

(Discorso 116: sulle parole dell’Evangelo di Lc 24,36-47: “Gesù apparve in mezzo a loro e disse: la Pace dia con voi”, etc. di Sant’Agostino, Vescovo – PL 38, 657-661)

 

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